Il Miracolo
“Ci vuole un miracolo, perché è proprio il dito di Dio lì.”
Papa Francesco
19 Luglio 2007.
Stefano Vitali, 40 anni, papà di casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII, Assessore del Comune di Rimini, già segretario personale di Don Oreste Benzi, viene ricoverato d’urgenza all’Ospedale Infermi di Rimini. Dall’inizio dell’anno Stefano aveva iniziato a lamentare dolori all’addome. Col passare dei mesi i sintomi si erano aggravati: dolori sempre più intensi, rapida perdita di peso e difficoltà respiratorie. Il medico pensava si trattasse del Morbo di Crohn, una malattia infiammatoria cronica dell’apparato digerente. Ma appena ricoverato gli accertamenti eseguiti prospettano una situazione ben più grave. La colonscopia mette in risalto un’enorme massa neoplastica. L’esame istologico del 23 luglio, poi confermato dalla TAC, evidenzia un «adenocarcinoma del retto con invasione linfatiche». Un tumore maligno.
Il 26 luglio 2007 Stefano viene operato. L’estensione del tumore è così ampia che il chirurgo chiama in sala operatoria anche l’oncologo. L’intervento chirurgico dura ore e non è risolutivo poiché i medici non riescono ad asportare tutte le metastasi. Il chirurgo osserva che si tratta di un tumore al quarto stadio avanzato. Il materiale esaminato dopo l’intervento mostra «metastasi massive a tutti i 37 linfonodi».
Il dott. Ravaioli, primario di Oncologia e amico di Stefano, uscito dalla sala operatoria va dalla moglie di Vitali: «Non c’è nulla da fare, gli restano pochi mesi. Non fatelo girare per ospedali». Una prognosi infausta che non lascia scampo. Stefano Vitali, 40 anni, sposato con Lolli, quattro figli naturali, tre in affido “rigenerati nell’amore”, assessore comunale, sarebbe dovuto morire entro pochi mesi. Il 21 Agosto 2007 inizia la chemioterapia. L’obiettivo dei medici è rallentare il decorso della malattia e allungare di qualche mese la sua vita.
“Signore, aiutami ad avere fiducia in Te e tutto sarà possibile!”
(Il Diario di Sandra, 17.6.1981)
La parola intercedere deriva dal latino e significa “camminare in mezzo, intervenire fra due persone, due condizioni, due limiti”. E’ esattamente in questo momento che Sandra interviene, si mette in cammino fra Dio e Stefano Vitali ed intercede per la sua guarigione miracolosa.
Il 3 settembre 2007 Vitali incontra don Oreste Benzi, il sacerdote riminese che per primo aveva aperto le case famiglia per accogliere chiunque avesse bisogno di una famiglia. Don Benzi nel 1968 aveva fondato la Comunità Papa Giovanni XXIII. Un’associazione, cui apparteneva lo stesso Vitali, che si occupava e continua ancora ad occuparsi di tute le persone emarginate dalla società: disabili, bambini senza famiglia, carcerati, senza fissa dimora, ragazzi tossicodipendenti, vittime di tratta per la prostituzione. Si tratta della stessa Comunità cui apparteneva Sandra Sabattini.
Stefano gli racconta il suo calvario. Le domande, «Perché proprio a me?». Le angosce, «Come faranno i miei figli ancora piccoli e mia moglie?». Un uomo che sente scadere il tempo a sua disposizione su questa terra.
Don Benzi prima ascolta a lungo Stefano. Poi, risoluto, gli dice: «Ho chiesto a tutta la Comunità di pregare Sandra Sabattini affinché interceda per la tua guarigione».
“Grazie, Signore, di questo mondo, di questa vita, di queste persone, di questa gioia, per una nuova primavera che sorge e mi vede ancora viva”.
(Il Diario di Sandra, 27.02.1978)
Stefano racconta: «Dal mese di Ottobre in poi ho sentito che fisicamente stavo bene. Questa condizione di benessere è diventata stabile nonostante il fastidio della chemioterapia». Nel giro di tre settimane accade l’impossibile. Fra il secondo ed il terzo ciclo di chemioterapia i marcatori tumorali si abbassano drasticamente. Il 5 novembre 2007, dopo solo cinque cicli di chemioterapia, si evidenzia una remissione del tumore. Le Tac dei giorni successivi confermano la scomparsa di ogni forma tumorale.
Stefano era guarito.
I medici di Rimini continueranno per altri cinque anni a somministrare parzialmente la chemioterapia a scopo prudenziale. Più volte dichiareranno di non aver mai visto un simile caso nella loro esperienza. Anche il prof. Sacchini del Cancer Center di New York affermerà che non esiste un solo caso conosciuto di sopravvivenza così lunga in questo tipo di patologia. Gli esami clinici eseguiti dieci anni dopo, nel 2018, certificheranno che il paziente «risulta libero da malattia».
“Poi verrà “l’ora della chiamata”, ma ciechi se in tale ora penseremo di essere gli attori di tali meraviglie: la meraviglia, semmai, è Dio che si serve di noi così miserabili e poveri”.
(Il Diario di Sandra, 13.02.1983)
Nel 2019 la Congregazione delle Cause dei Santi convoca una Commissione medica composta da specialisti, sia credenti sia non credenti, per giudicare l’eccezionale guarigione di Stefano Vitali. La Commissione giudica «scientificamente inspiegabile» la guarigione molto rapida, completa e duratura di Stefano Vitali.
Il 2 ottobre 2019 Papa Francesco autorizza la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante il miracolo, attribuito all’intercessione di Sandra Sabattini, che sarà dunque proclamata Beata.